L'uso del viagra da parte degli adolescenti: un fenomeno delicato e preoccupante

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Qualche giorno fa, in un famoso programma televisivo in seconda serata, sono stati trattati argomenti quali omosessualità, sessualità di coppia, scambismo, sex toy e, per concludere, sessualità in adolescenza. Tutte tematiche molto interessanti, ma una cosa mi ha colpito in particolare: l’uso del viagra da parte dei più giovani.


Non essendo la prima volta che sento una notizia del genere, ho deciso di andare più a fondo, di documentarmi per cercare di capire meglio questo fenomeno delicato e, al tempo stesso, preoccupante.

Sì, preoccupante. Perchè penso che sapere che un ragazzo di 15 o 16 anni faccia ricorso a questo farmaco, ci debba far riflettere e mettere di fronte a tantissime domande a cui dovremmo trovare risposta.

Il Sildenafil, meglio conosciuto come Viagra, nasce nel 1998 per il trattamento della disfunzione erettile. E’ un farmaco disponibile sotto forma di compresse e deve essere prescritto dal medico. Online si trovano diversi siti sui quali è possibile acquistarlo, ma bisogna stare sempre molto attenti: si tratta di un medicinale, della nostra salute. La decisione migliore è quella di recarsi dal proprio medico e, una volta ottenuta la prescrizione, recarsi in farmacia per l’acquisto.

Come funziona il Viagra?

Per comprendere al meglio il suo meccanismo d’azione, bisogna tenere bene a mente la fisiologia dell’erezione: questa è dovuta ad un rilassamento della muscolatura liscia dei corpi cavernosi del pene, a cui segue una vasodilatazione arteriosa. Il rilassamento muscolare, infatti, permette un maggiore afflusso di sangue nel distretto circolatorio del pene: in questo modo i corpi cavernosi si riempiono portando il pene all’erezione.

Questo processo in realtà è molto complesso, infatti, coinvolge fattori neuronali, vascolari, muscolari, senza dimenticare i fattori psicologici.

In questo meccanismo il Viagra non farebbe altro che favorire il rilassamento della muscolatura liscia dei corpi cavernosi del pene, garantendo così un’erezione più consistente e duratura.

Il farmaco, quindi, può essere utilizzato nei casi in cui non si riesca ad ottenere o a mantenere un’erezione idonea ad una sana e soddisfacente sessualità.

Proprio per le sue peculiarità, il Viagra è stato da sempre un farmaco utilizzato dagli uomini non più giovanissimi, ma negli ultimi tempi le cose sono cambiate e diversi studi e ricerche hanno fatto emergere una realtà che non ci si aspettava.

Come avete lette ad inizio articolo, infatti, gli adolescenti fanno uso di questo farmaco e, cosa ancora più grave, lo fanno senza consultare un medico e acquistandolo in maniera non lecita.

Esiste un vero e proprio mercato nero del Viagra: così come vengono spacciate sostanze stupefacenti, allo stesso modo si può acquistare il Sildenafil per strada, senza ricetta medica e senza problemi di età. Tre compresse a 100 €, senza avere la sicurezza di ciò che si è comprato.

Perchè i giovani di oggi ne fanno uso?

Si può riassumere tutto in una parola: insicurezza.

Gli adolescenti di oggi ad un primo sguardo possono apparire più sicuri, più sfacciati, più intraprendenti e maturi degli adolescenti delle passate generazioni, ma nel campo della sessualità non lo sono affatto.

Grazie ad internet ed alle nuove tecnologie i giovani hanno accesso a moltissime informazioni, ma anche a tantissimo materiale che da soli non sanno elaborare. A questo si va ad aggiungere un altro aspetto: nella società di oggi si parla più facilmente di sesso, ma quando bisogna affrontare l’argomento con i più piccoli ed i più giovani tutto si complica. L’imbarazzo di chiedere a qualcuno più grande, viene ovviato andando alla ricerca di risposte altrove, affidandosi a fonti non sempre veritiere ed affidabili. Dall’altra parte però, anche i più grandi non si trovano a proprio agio nell’affrontare questi discorsi e così parlarne risulta complicato.

Quando si tratta di relazionarsi con i coetanei e col sesso opposto, ecco che gli adolescenti sono insicuri, temono di fare brutta figura (soprattutto durante la loro prima volta), hanno paura di essere giudicati “sfigati” dai pari se sono “ancora” vergini in primo o secondo liceo e se non hanno fatto qualche esperienza trasgressiva. Hanno paura di non essere “fighi” come i modelli proposti dai media, di non essere all’altezza delle teenagers, di non essere mai abbastanza.

Sommersi da queste paure ed ansie, ecco che si dirigono verso il farmaco, del quale hanno raccolto qualche informazione e nel quale ripongono le loro speranze, non consapevoli di ciò che stanno facendo.

Gli adolescenti oggi hanno bisogno di punti di riferimento, di adulti che li ascoltino e che sappiano rispondere ai loro dubbi.

Non sempre ciò è semplice, soprattutto quando si parla di sessualità. E’ importante che i giovani ricevino informazioni corrette e che trovino risposte alle loro domande, magari anche da professionisti del settore.

Sarebbe bello che nelle scuole venissero istituiti dei corsi all’affettività, all’emotività ed alla sessualità: dei momenti di confronto e di scambio, dove trovare risposte e chiarimenti, dove informarsi e crescere anche emotivamente. Spazi in cui poter parlare di sessualità nella massima libertà, per diventare più consapevoli, per conoscere meglio il proprio corpo e le proprie emozioni.

Voi cosa ne pensate? Che idee avete riguardo a questo tipo di corsi nelle scuole? Fatemi sapere le vostre idee.

Al prossimo articolo!

Ilaria Lelli
Psicosessuologa e Consulente sessuale