Donne, lavoro e famiglia: come cambia la società

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Secondo i dati Istat, sono 10 milioni le donne italiane che fanno rinunce sul lavoro per mantenere i propri impegni familiari.


Questi dati, relativi all'ultimo censimento, ancora oggi, rappresentano un trend che manifesta come le donne, nel corso della loro vita, hanno avuto ed hanno difficoltà a lavorare e realizzarsi nella propria carriera dovendo, spesso, scegliere tra la priorità della vita familiare e quella della propria carriera.

La percentuale è pari al 44,1% della popolazione femminile in età compresa tra 18 e 74 anni.
Dividersi tra "l'esser madre" e "l'esser una lavoratrice" è un dualismo che una società civile non dovrebbe porre a nessuno.

Nel nord Europa è difficile vedersi porre domande del genere, perché esistono molte opzioni utili a mantenere un rapporto lavorativo e intraprendere la vita di madre senza sentirsi sotto pressione.

Molte donne sono costrette a negarsi un lavoro a causa di impegni o responsabilità legate alla famiglia, per una gravidanza o semplicemente perché l'influenza della famiglia le porta a negarsi di proseguire col lavoro. Ci sono poi i casi in cui si accettano congedi con retribuzione parziale, con una notevole riduzione delle ore di lavoro o accettando minori responsabilità lavorative.

Finalmente, comunque, anche per gli uomini iniziano ad esserci segnali in tal senso con poco più di 4 milioni, ovvero il 19,9% della popolazione maschile della stessa fascia d'età. Dati emersi nel dossier 'Come Cambia la vita delle donne' di Linda Laura Sabbadini, Sara Demofonti e Romina Frapponi.

Anche se sono dati di qualche anno fa, mostrano una tendenza ancora molto attuale, evidenziando come anche nel 2012 "quasi una madre su quattro di quelle occupate in gravidanza non lavorava più al momento dell'intervista" (percentuale pari, invece, al 18,4% nel 2005).

Ogni persona dovrebbe poter ambire a realizzarsi come partner, come genitore e come lavoratore. Dover scegliere una strada piuttosto che un'altra crea un disequilibrio per la persona che si sentirà mancare in una delle componenti più importanti della propria maturazione.

La società italiana ha passi enormi da fare per avvicinarsi ai parametri nord europei e per rispettare il fondamentale ruolo di moglie e madre, permettendo, comunque, ad ogni persona, di potersi realizzare nella propria carriera.
Il ruolo di ogni partner è anche quello di supportare e incoraggiare questa realizzazione, imparando anche a dedicarsi un po' meno alla propria carriera e permettendo anche al coniuge la medesima realizzazione.

Maria Luisa Lafiandra
Psicologa