Le curiosità che non ti aspetti nel tuo viaggio di nozze in Polinesia

Scritto da 
Lo sai che Marlon Brando avrebbe voluto fare l’albergatore? E lo sai dove? A Tetiaroa, in Polinesia… cioè nelle isole che, per l’immaginario collettivo di tutti (e forse anche tuo), sono il Paradiso!

Marlon Brando si innamorò di Tetiaroa nel 1960, quando girò “Gli ammutinati del Bounty”. La acquistò nel 1965 (uno di poche pretese, insomma). Era completamente disabitata ad eccezione delle centinaia di tartarughe che arrivano qui a deporre le uova.
 
Benvenuto dall’altra parte del mondo!
Per arrivare dall’Europa preparati a 24 ore di viaggio e a due scali aerei… quindi ti consigliamo almeno due settimane di permanenza per riprenderti dal Jet Lag del tuo viaggio di nozze in Polinesia e soprattutto per ammortizzare il costo di questo viaggio non proprio minimal… ma ne vale la pena!

Nel 2017 è stato inaugurato “The Brando”, un resort super lusso in onore di Marlon Brando. Non te lo dico per convincerti a soggiornare qui durante il tuo viaggio di nozze in Polinesia (a meno che tu non abbia 3000 euro al giorno che ti avanzano) ma solo perché questa è solo una delle curiosità di questa zona di mondo famosissima… ma poco conosciuta.
Ne vediamo qualche altra? Ecco qui:
 
L’ospitalità polinesiana

Il popolo polinesiano non è semplicemente ospitale o gentile. La cultura dell’ospitalità, della tolleranza e dell’accoglienza è molto radicata e si tramanda di padre in figlio proprio come un codice.
Questo è uno degli aspetti che il tuo viaggio di nozze può fare la differenza: verrete accolti come un re e una regina, che non dispiace mai, giusto? Soprattutto per un viaggio così importante.

Quando un polinesiano ti saluta, in genere con “Ia ora na!”, non ti sta solo augurando buona giornata, ma ti sta augurando il meglio: si augura che la tua salute vada sempre bene e che tu abbia una lunga vita felice. Un po’ diverso da quello che succede dalle nostre parti, no?

“Maeva” o “Manava” è il benvenuto polinesiano e ve lo sentirete ripetere continuamente proprio al vostro arrivo, quando vi accoglieranno in aeroporto danzando per voi e regalandovi fiori. Il vostro viaggio di nozze in Polinesia inizia bene!
E continuiamo allora con…

La danza

I balli tipici polinesiani accompagnano tutte le celebrazioni più importanti: ci sono danze per il benvenuto, per la sconfitta dei nemici e per festeggiare dopo una vittoria. Ci sono 5 tipi di danza tradizionali (e forse avrete modo di vederli tutti durante il vostro viaggio di nozze in Polinesia):

- Otea è la danza più conosciuta. Un grande agitarsi dei fianchi e gonnellini di paglia… l’hai già vista da qualche parte, vero?
Durante la Paoa, uomini e donne cantano in coro in un semicerchio mentre si recitano le leggende e si battono le mani sulle gambe.
- Hivinau è una danza ispirata al movimento dei marinai quando levano l’ancora.
- Aparima è usata per raccontare una storia.

Durante la danza del fuoco ci sono giochi di abilità con torce e tamburi.
 
I tatuaggi

Dì la verità che non lo facciamo sapere a nessuno: in Polinesia durante il viaggio di nozze vuoi farti un tatuaggio, vero? Sui tatuaggi polinesiani si fanno programmi televisivi, servizi fotografici, si scrivono libri e si dedicano canzoni… un motivo ci sarà, no?

Si, un motivo c’è. Sono nati come simbolo del passaggio alla vita adulta e hanno molto a che fare con i miti e le antiche leggende polinesiane fatte di dei, di eroi e di avventure. Il tatuaggio rappresentava l’appartenenza ad una comunità oppure indicava il luogo di origine di chi lo portava perché ogni gruppo di isole aveva un certo tipo di tatuaggio.

Un paio di esempi? Nell’arcipelago delle Gambier si veniva tatuati da piccoli con un cerchio sotto le ascelle a cui venivano aggiunti particolari mano a mano che si cresceva. Gli uomini di Rangiroa avevano tatuaggi su gran parte del corpo con linee curve, cerchi e disegni a scacchiera mentre le donne di Rangiroa si limitavano a disegni minimi sulle gambe. In pratica, i tatuaggi erano quasi considerati la carta di identità! Ecco perché i tatuatori erano quasi una casta ed erano considerati dei “sacerdoti” che si tramandavano di padre in figlio le tecniche tradizionali.
 
Le perle

Sono un po’ la croce dei neo-mariti, ma d’altra parte è sempre un viaggio di nozze in Polinesia, quindi qualche (piccolo?) regalino per la moglie ci deve pur essere, no?

Le perle di Tahiti sono famosissime per i loro colori scuri dal nero al bordeaux al verde fino ad arrivare al grigio-blu. Posso essere anche piuttosto grandi ed è molto difficile coltivarle, ecco perché sono molto costose (ma, di nuovo, è pur sempre un viaggio di nozze, no)?
 
Lo sport nazionale

Da noi è il calcio, e da loro quale è? E’ la canoa polinesiana (o canoa a bilanciere) e la manifestazione più importante dura 3 giorni e tocca 4 isole (sono 116 chilometri!). Anche il surf è molto amato ed è uno sport antichissimo. Pensa che solo i capi potevano stare in piedi sulla tavola, mentre tutti gli altri potevano solo stare sdraiati.

Forse non sono sufficienti queste 5 curiosità per farvi scegliere la Polinesia per il vostro viaggio di nozze, ma non potevamo (come tutti) dirvi che il mare è bello e la spiaggia è bianca. Quello lo avete già capito da soli, no?
Magari sono proprio questi 5 particolari che per voi fanno la differenza.

Che ne pensate?

Emilio Zanetti e Valeria Silvestrini
Consulenti di viaggi online, Evolution Travel Network