Trucco Beauty: la romantica storia di un makeup che “c'è ma non si vede”

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Ciao Vivi, sono una tua affezionata lettrice, nonché, prossima sposina (le nozze sono fissate per il prossimo ottobre). Per il mio matrimonio ho già deciso di avere un trucco semplice e naturale. Il motivo? Non voglio rischiare di apparire quella che non sono essendo una ragazza molto riservata. In verità non ho una particolare domanda da porti, ma sono semplicemente curiosa di sapere qualcosa in più su come sia nato il famoso 'trucco beauty” di cui anche tu hai parlato in precedenza.” (Michela R. da Grosseto)


Ciao Michela! Sono sempre felicissima di ricevere email così stimolanti dalle mie lettrici.
Vuol dire che sono riuscita, con mio enorme piacere, a creare un bel rapporto di sintonia e di fiducia con tutte voi. La curiosità, si sa, è una caratteristica che ci contraddistigue e non ti nascondo il fatto che anch'io ho sempre voglia di sapere come, dove e quando si siano diffuse le varie tipologie di trucco che mi capita di utilizzare quotidianamente nel mio lavoro.

Per il trucco cosiddetto “Beauty”, si può affermare che la sua grande fama è dovuta principalmente ai visagisti degli anni '90 che l'hanno riproposto nelle grandi passarelle di moda e, quindi, diffuso in modo massivo nei costumi dell'ultimo ventennio.

Voglio, tuttavia, raccontarvi una storia che affonda le radici in un tempo più remoto e che narra come la semplicità abbia conquistato un ruolo ed uno status di tutto rilievo all'interno del mondo del makeup e del trucco da sposa.

Al termine della seconda guerra mondiale, molte donne dovevano ingegnarsi per assicurarsi le derrate quotidiane. Molte amavano truccarsi ma, in un periodo così complicato, era difficile trovare negli scaffali latte detergente, creme, mascara e blush. L'unico cosmetico reperibile era il rossetto.

Ci si arrangiava, qundi, e si provava a fare con quello che c'era in casa. Così, il carbone sostituì l'ombretto, dai petali di rosa imbevuti nell'alcool si produceva un blush liquido degno delle migliori case di cosmetici, il grasso per gli stivali sostituiva il mascara, il burro e la margarina diventavano degli ottimi detergenti.

Tutto questo, come è facile immaginare, accadeva, anche in occasione delle feste di matrimonio, per le quali, quindi, molte donne era costrette ad ingegnarsi per creare cosmetici fatti in casa che le aiutassero ad apparire più belle ed affascinanti.

Naturalmente il tempo è passato ed i canoni di belezza si sono modificati con il passare degli anni, evoluti anche grazie allo sviluppo di nuovi cosmetici.

Tuttavia, il costume legato ad un trucco semplice che non risulti coprente ma che, al contrario, esalti la naturale bellezza dei lineamenti della sposa, è rimasta intatta anche oggi e codificata dal termine “Trucco beauty”, un makeup che, sostanzialmente, 'c'è ma non si vede' e che fa della naturalezza e della semplicità i suoi punti di forza.

Per tutte voi amiche che non avete avuto la possibilità di leggere il mio post precedente sull'argomento contenente anche un video tutorial,  ecco il link dove rintracciarlo: “Un'idea per un trucco sposa romantico”.

Contenta di essere stata di nuovo in vostra compagnia care amiche, un abbraccio alla prossima!

Viviana Ramassotto
Makeup Artist, Vivi Make Up Academy