L'Amore insegnato da una volpe ad un "Principe Piccirillu”

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"Che bisogna fare?" domando' il piccolo principe. "Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti sederai un po’ lontano da me, così, nell’erba. Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino..."


È questo uno dei brani più intensi del Piccolo Principe, quello in cui la volpe cerca di insegnare al fanciullo il modo in cui si creano legami, ovvero, “l’addomesticamento”, indicando la pazienza e la dedizione come due disposizioni d’animo fondamentali per creare una relazione.

Una pagina che mescola poesia e saggezza, che riesce a parlare di amicizia e di relazioni in modo non scontato e che si merita uno spazio anche nel blog di InsiemeOnline.it, dove protagonista incontrastato è l’Amore con la A maiuscola!

Ho avuto il piacere di rileggerla in occasione delle illustrazioni che ho realizzato per l’edizione in dialetto reatino di questa celebre fiaba, “Lu Principe Piccirìllu”, edita da Funambolo edizioni, con la trasposizione in lingua di Stefano Mariantoni.

La volpe ricorda al piccolo principe l’importanza dei riti, talvolta trascurati o dimenticati, ovvero, consuetudini e ricorrenze che consentono di "addomesticare", cioè, di creare dei legami; gli insegna che la conoscenza ha bisogno del tempo della condivisione e dell’attesa e che solo la dedizione e l’attenzione potrà rendere uniche le persone che fanno parte della nostra vita.

E, anche se il legame potrà generare sofferenza quando arriverà il momento del distacco, - questo sembra dirci la volpe - la ricchezza ricevuta sarà comunque maggiore, il ricordo rinnoverà il legame e, allora, nulla sarà stato vano: "Ma allora che ci guadagni?". "Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".

Lucia Ricciardi
Illustratrice