Il mercato, la tv, i media, tutti, appena hanno percepito la nuova possibilità di guadagno, hanno inventato proposte e martellamenti di ogni genere e tipo: viaggi di nozze, pacchetti di offerta per un servizio organizzazione nozze completo, trasmissioni televisive tematiche, per non parlare dei wedding planner, bramosi di accaparrarsi ad ogni costo la possibilità di organizzare il loro primo matrimonio gay.
Uso la parola “matrimonio” impropriamente, perché parliamo ancora di unioni civili ma, per chi si approccia a festeggiare questo evento, poco cambia, parliamo sempre di un vero e proprio matrimonio, senza considerare i termini legali di questo argomento che rimangono nelle battaglie politiche.
Da omosessuale appartenente alla “generazione ponte” tra la vecchia guardia che, a fatica, ha conquistato la propria identità e la nuova generazione più informata e libera, posso dire che al di là dei grandi risultati politici ottenuti, come accadde alla nascita della Repubblica, ritengo che più che mai sia vero che “acquisiti i diritti per i gay, bisogna fare i gay”. Non è scontato. Quello che osservo nella comunità gay che mi circonda, è spesso la poca preparazione a questo cambiamento.
Un articolo di non molto tempo fa su La Repubblica, trattava il tema dell’esiguo numero di matrimoni gay celebrati. Ora, io non penso che il peso di un diritto acquisito si possa valutare con statistiche e numeri, tuttavia, non me ne stupisco.
Non tutti, infatti, hanno voglia di sposarsi, non tutti hanno una compagno per farlo, non tutti hanno, in passato, pensato di poterlo fare!
Ho sentito ogni tipo di racconto, da quelli che sono andati a "firmare in comune” e che si sono stupiti di trovarsi in mezzo ad una vera cerimonia, a quelli che non hanno avuto voglia di apparire troppo, a quelli che hanno esagerato con simboli e feticci della cultura arcobaleno. Tutti, però, con tanta voglia di festeggiare e celebrare il loro amore e il riconoscimento pubblico davanti alla società e alla famiglia in serena gioia e libertà.
Oggi, vi parlerò di Simone e Giovanni, una coppia under 30 approdata sul nostro RedCarpet della pasticceria e appena convolata a giuste nozze. Attivi nella comunità gay e, ben strutturati nella vita e nei loro percorsi professionali, hanno deciso con entusiasmo di coronare il loro sogno d’amore organizzando una festa di nozze classica ed elegante.
Essendo già nostri follower, hanno deciso di affidare a noi, della Red Carpet Cake Design, il progetto della torta che coronasse in modo indimenticabile questo momento.
La bellissima location, Villa Lo Zerbino, un elegantissimo Central Park genovese diretto dallo storico catering Capurro, e la sede comunale seicentesca di via Garibaldi hanno dato la scenografia alla giornata.
Quando abbiamo iniziato ad incontrare i due ragazzi, ci sono apparsi entusiasti e un po' disorientati, con tante idee, voglia di personalizzare di propria mano molti dettagli e, con un po’ di paura verso le calorie della torta.
Dopo una prima chiacchierata per conoscere il mondo dei due sposi, abbiamo favorito l’originale passione di Giovanni per la storia della regina Maria Antonietta e dei fasti di Versailles.
Quindi, abbiamo proposto una torta a piani ricca di drappi, fiocchi e bordure, realizzata in un elegante tono tra l’azzurro polvere e il tiffany abbinato a dettagli in oro.
Lo stesso tema è stato sviluppato per i centrotavola, realizzati con uova di cioccolato in pendant con la torta, decorati con un gioiello di zucchero e una lunga piuma, un omaggio alle grandi acconciature settecentesche. Con la collaborazione di un laboratorio artigianale, abbiamo realizzato la speciale tinta del cioccolato.
Gli sposi, inoltre, hanno voluto sorprendere gli ospiti mettendo una sorpresa personalizzata in ciascun uovo: delle spillette anni ’80 con il logo del loro matrimonio.
Messa da parte la dieta, anche l’interno della wedding cake è stato opulento e ricco, con una torta di cioccolato fondente (suprême au chocolat) farcita con ganache al cioccolato gianduia e croccanti microwafer. La Regina Maria Antonietta e, tutta la corte di Versailles avrebbero approvato.
Il giorno delle nozze, il meteo, per fortuna, ha permesso di godersi il meraviglioso parco.
Gli sposi sono arrivati a sorpresa in villa per prepararsi alla cerimonia permettendoci, per una volta, di goderci dal vivo la loro reazione alla vista della torta prima di vederli fagocitati nei festeggiamenti.
Selfy d’obbligo e grande emozione per tutti, ma le foto parlano più di ogni ulteriore parola.
Au revoir.
Davide Francesca
Cake Designer, RedCarpetCakeDesign