Una moglie intelligente allunga la vita: lo dice la scienza!

Scritto da 

La scienza afferma, da tempo, che sposare una donna più intelligente è un modo per vivere più a lungo.
Uno studio britannico dibattuto dall’Oxford Literary Festival, ha dimostrato che uomini con donne più intelligenti a fianco, sono in grado di combattere meglio malattie degenerative e demenza senile.


Il Prof. Lawrence Whalley, del College of Medicine and Life Sciences dell’Università di Aberdeen, in Scozia, afferma che, oltre a un sano regime alimentare, conta poter contare su conversazioni stimolanti per allungare la vita.

Un altro studio inglese portato avanti dall’università del Sussex aveva già dimostrato il ruolo dell’alimentazione.
La professoressa Rayman afferma, infatti, che l’apporto di frutti di bosco, fragole, mirtilli, siano utili a contrastare il declino cognitivo mettendo le basi più anni.

A questo studio si aggiunge questo nuovo approccio che include l’importanza di conversazioni stimolanti per mantenere attivo il proprio cervello.

Per combattere malattie neurogenerative conta anche un’istruzione adeguata e il vivere sereno con genitori che trasmettano positività e offrano supporto: sembra che ci sia, infatti, una forte correlazione legata allo sviluppo di malattie di questo tipo e la perdita di uno dei genitori entro i primi cinque anni di vita.

Per mantenere la stabilità, la serenità e qualità di vita ha un ruolo importante lo scegliere una compagna intelligente, stimolante e in grado di portare avanti conversazioni che coinvolgano i loro partner.

Il ruolo della donna nei secoli ha potuto evolvere riuscendo a dimostrarsi valida e capace, al contrario della scarsa considerazione a lei riservata nei tempi passati.

Un tempo, infatti, quando una donna era abile e intraprendente, doveva lottare contro un sistema per potersi dimostrare capace e in grado di rivestire posizioni importanti.
Per troppo tempo è stata relegata a responsabile della casa e della crescita dei figli, lasciando al marito e al padre ruoli secondari di minima rilevanza all'interno del nucleo familiare.

L’evoluzione della società ha invece permesso, alle donne più intelligenti, di ricavarsi spazi e posizioni lavorative sempre più rilevanti.
In alcuni settori, c’è ancora una forma di maschilismo, ma, lentamente, il ruolo di marito e padre si sta riscattando, permettendo sempre più una parità di trattamento che porta a una famiglia stabile con entrambi i ruoli genitoriali riconosciuti.

Questi studi favoriscono la consapevolezza del ruolo femminile e delle sue capacità.
Meritano questa presa di coscienza tutte quelle donne, fidanzate, mogli e madri, che già si impongono per i loro talenti ma che meriterebbero maggiore considerazione per potersi mettere in gioco con le loro eccezionali risorse. 

Maria Luisa Lafiandra
Psicologa