Un partner lamentoso: cosa fare per salvare il nostro matrimonio

Scritto da 

A volte capita. Il nostro partner entra nel loop della lamentela e un senso di vittimismo avvolge il suo approcciarsi a noi!
Questo senso arriva quando non ci si sente in grado di agire sulle cose e sulle situazioni e le possibili soluzioni sembrano allontanarsi sempre di più.


Alcuni psicologi spiegano questo approccio come fosse una delle tipiche immagini doppie: disegni che possono essere visti in due modi diversi a seconda di come li si osserva. Si può, ad esempio, vedere una giovane donna o una vecchia signora. Questo equivale anche per le situazioni, possiamo concentrarci soltanto sui problemi o solo sulle soluzioni.

Ovviamente, il lamentarsi non aiuta nè noi, il nostro matrimonio e le nostre relazioni, nè, tantomeno, chi ci sta intorno.

La lamentala è una delle peggiori forme di denigrazione della situazione e se, da un lato, sono improntate verso noi stessi portandoci a un senso di malessere che ci butta giù in maniera davvero deleteria, dall’altro, sono indirizzate alla situazione e alla nostra incapacità di risolvere le questioni che stiamo vivendo.  

Dobbiamo ricordarci che siamo nettamente influenzati da ciò che diciamo. Per cui, quando ci diciamo, lamentandoci, che non valiamo nulla, quando ci gettiamo in un vortice di malato vittimismo e non riusciamo ad affrontare la situazione, finiamo poi per crederci, dedicando le nostre energie a fallire con una capacità che in psicologia si chiama “profezia che si auto adempie”.

Invece di lamentarci dedicando le nostre attenzioni a insuccessi e fallimenti, a sbagli ed errori nostri o degli altri, dovremmo cercare la luce, individuando in ogni modo quanto di buono abbiamo costruito, concentrandoci sui successi, vittorie, qualità e talenti. 

Come per magia, a un certo punto, cominceremo ad avere più energia, c’è un bellissimo esempio che spiega al meglio questo concetto: come in un orto, si possono annaffiare le piante a cui dedichiamo più attenzione, si possono trovare, lì vicino anche quelle malate (dalle lamentele) queste a loro volta cresceranno a dismisura e inquineranno anche i semi buoni che, così, non troveranno più spazio per crescere.

La lamentela, infatti, è come una pianta infestante.

Qualora venga esaltata un pò dall’attenzione altrui, diventa, in base ai principi del condizionamento operante, una normale modalità di comportamento che viene vissuta in ogni contesto e che può anche essere insinuata nel pensiero al momento in cui ci ripetiamo continuamente frasi negative e incapaci di farci reagire nei nostri pensieri.

Tutto questo, porta a vivere la lamentela come un agente inquinate che invade la nostra persona, la nostra vita, il nostro matrimonio e coloro che sono con noi.

Danneggia le energie dentro di noi, impoverendoci e impoverendo il contesto in cui viviamo, in primis, la nostra vita nuziale!
La lamentela ci fa perdere autostima, autoefficacia e depotenzia quanto è in nostro possesso per agire in modo proattivo.

La lamentela ci deresponsabilizza, rendendoci vittime di qualcosa. Occorre, al contrario, sempre agire ed affermarci come capaci di affrontare anche le situazioni più difficili e pesanti.

Maria Luisa Lafiandra
Psicologa