Lo Zen e l'Arte di costruire torte nuziali monumentali... senza rimetterci le coronarie!

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La protagonista di questa storia, è una wedding cake "deluxe" da installare live in una villa seicentesca di Santa Margherita Ligure, una torta da nozze reali


Iniziamo con la torta in numeri

• Tempo di montaggio 6 h
• Tempo di preparazione 10 gg 
• Tempo di gestazione 3 mesi 
• Piani della torta: n°7 
• Rose 80 pz
• Foglie 150 pz 
• Elementi in ghiaccia 3d :130 pz piccoli, 60 pz medi, 12 pz grandi
• Torta mangiabile 30 kg
• Altezza max 162 cm
• Diametro max 120 cm
• Pasta di zucchero da copertura 15kg
• Pasta di zucchero da modellaggio 5 kg
• Cioccolato plastico 5 kg

Nasce con un incontro veloce e misterioso questa torta.
Il primo contatto con gli sposi fu strano, durò pochissimo, seduti sugli sgabelli della zona bar.
Erano venuti molto in anticipo rispetto all'evento ed erano rimasti vaghi sia sulla data che sul luogo.

In questi casi, non si può fare granché, si danno le informazioni minime perché gli sposi possano continuare con il tour dei preventivi per le varie pasticcerie, si sventola il catalogo con le proprie creazioni e si dà un secondo appuntamento.
L'allora futura sposa chiese una torta con le rose vere, io le spiegai che sia per la nostra specializzazione in decorazioni totalmente edibili e realistiche, sia per motivi igienici del fiore reciso sul dolce, non avremmo potuto accontentarla.

Ma, al momento in cui iniziai a mostrare il catalogo con le torte in ghiaccia reale, notai un piccolo sussulto.
La sposa chiese informazioni sul materiale ed iniziando il mini corso sulla ghiaccia reale, quello che la colpì di più fu la parola “torte reali”.
Qualche settimana dopo per il secondo incontro coinvolsi istintivamente Marco che normalmente in questa fase rimane dietro le quinte; in questo caso la sua presenza fu risolutiva perché durante i discorsi, alla parola “barocco” sia lui che la sposa si illuminarono, condividendo una vera e propria passione per questo stile artistico.

Parlando, uscì fuori che “tutto sommato una torta allaWilliam & Kate” sarebbe stata un loro sogno nel cassetto. Come non accontentarli?
Non dimenticherò mai la luce negli occhi della sposa quando senza scomporci le abbiamo comunicato che era assolutamente fattibile realizzare l’oggetto dei loro desideri.

Scoprimmo, in quel momento, che il tema dell’allestimento era tutto un po' principesco, con tanto di monogramma delle due iniziali degli sposi calligrafato che faceva bella mostra di sè su inviti, tablò e bomboniere.
Parlando del monogramma, scoprimmo che la corona presente sulle iniziali faceva riferimento al marchesato della famiglia dello sposo, un casato storico Genovese molto noto, che ricordavo in modo particolare per aver studiato la villa che l’architetto Alessi per loro costruì nel 1600 e con la quale stabilì i parametri costruttivi di tutte le ville Genovesi dal seicento in poi.

Un vero e proprio matrimonio principesco era quello che stavamo preparando. Ma entriamo nel merito della torta.

Il primo bozzetto alternava a piani di torta vera molto decorati con sontuosi drappi, piani finti completamente decorati in ghiaccia reale, per risolvere la scelta degli sposi di torta fresca che essendo in avanzata primavera avrebbe potuto dare qualche problema di condensa superficiale.
Lavorando io e Marco di spalle in laboratorio, ognuno col suo banchetto, non mi accorsi che in una sola mattina mr Barocco Democratico, snaturò il bozzetto dandogli la sua libera interpretazione.

Invece di battibeccare, come al solito, sul suo iper barocchismo, decisi che era l’occasione giusta per dare spazio alla sua mania iperdecorativa per compensare tante torte “piccole e semplici” che il cliente genovese qui in Pasticceria Svizzera frequentemente ci chiede per paura....non sappiamo ancora di cosa...che avanzi della torta? Che sia troppo bella e rischi di offuscare con la sua bellezza il protagonismo del festeggiato? Stiamo ancora indagando su questa particolare patologia.

L’impegno più grande è stato gestire e decidere le dimensioni della torta vera in modo che fosse facilemente trasportabile e farcibile.
Una base sponge cake avrebbe accolto una crema zabaione, un sapore un po' antico molto apprezzato in liguria ma dalla consistenza non molto adatta per le torte monumentali di questo tipo.
Dopo aver progettato la sequenza di montaggio delle decorazioni e dei piani e stimato il tempo che avremmo impiegato nella decorazione, in mezzo al lavoro quotidiano degli ordini più vari, iniziammo la super produzione di decorazioni floreali in cioccolato, e ghiaccia reale.

Tutto andò bene come in una fabbrica cinese. E fu sera e fu mattina dal primo al decimo giorno.
Arrivò il fatidico giorno: come novelli protagonisti del remake di Lady Hawke, iniziammo a montare la torta quando il laboratorio si svuotò dal lavoro quotidiano giornaliero. Copertura a nastro calcolato perché le giunture finissero nei punti dove erano previste le decorazioni, componemmo in un solo pomeriggio tutta la torta vera e preparammo le basi finte per l’assemblaggio.  

Il momento di muovere questo tortone arrivò il giorno dopo. Inspira, espira, inspira, espira ci preparammo a caricare i pezzi sul camioncino refrigerato per il trasporto, quello che Pasticceria Svizzera utilizza per tutte le nostre missioni. Le incognite sul tempo, sul trasporto, sul montaggio erano pianificate ma comunque correvano nello stomaco come criceti impazziti.

Primo ostacolo: la torta misurata per passare dalle porte era in realtà proprio a filo a causa dei maniglioni antipanico: realizzai che se avessi continuato ad allarmarmi così per ogni imprevisto non saremmo arrivati vivi a fine giornata. Sfida accettata: far finta che tutte le catastrofi che vedevo non fossero importanti.

Il pomeriggio più divertente della mia vita: Marco e Dada di Bemagenta ci hanno dedicato l’intero pomeriggio per seguire fotograficamente la nostra avventura monumentale e tutti insieme giocavamo a far finta di niente, e quindi con tono da nobildonne inglesi all’ora del tè ogni tanto si sentiva: “ uh! Poffarbacco, il sole inizia a colpire la torta”, oppure “ Uh le decorazioni in ghiaccia si sono rotte”, e così  per il resto del tempo, perché tra sole, temperature, imprevisti vari le ore di montaggio passavano immobili.

Abbiamo montato questa super torta riparati dietro un paravento all’ombra di un grande ombrellone. Chiacchiere, risate, scherzo, per distrarre l’ansia crescente di riuscire a finire in tempo e bene! La sposa in tutto questo non sapeva che il progetto era stato ritoccato ed ingrandito rispetto al bozzetto pattuito.
I primi ospiti arrivarono, segno che seppur in ritardo la cerimonia era finita. Metteammo il turbo e in un’oretta i tocchi finali alla mega torta erano stati dati, quindi con l’ausilio di una scala posammo il mega topper in ghiaccia reale. Finalmente arrivò la sposa: Barbara indossava un abito da sogno, bianco, semplice, romantico ma super raffinato nella linea e nei dettagli di pizzo, realizzato in una stoffa che nel movimento rendeva la sposa un soffio di nuvola ma che per il resto le rimaneva intorno al corpo disegnando una figura di estrema eleganza: era ipnotica!!

Ma eccola davanti alla nostra torta: mai vista persona più felice davanti ad una nostra torta nuziale. Ci abbracciò saltando e dimenticandosi del vestito!
Era grande, elegante, barocca ma non fastidiosamente ridondante proprio come la voleva lei. Eravamo contenti di essere riusciti a mantenere un’elegante e ricca compostezza regale. Super felici e super fotografati oltre che dagli amici di BeMagenta anche da Giandomenico Cosentino, fotografo ufficiale dell’evento che gentilmente ha offerto alcuni scatti che trovate nell’articolo.

La curiosità creò una processione stupita di invitati di tutte le nazionalità e tutti rimasero nel poter vedere dal vivo un'opera così grande ed elegante. Inevitabile processione di fotografie e di selfie con la torta e con noi, neanche a dirlo. Avendoci la sposa invitati a restare a cena prendemmo coraggio e abbandonammo qualche ora la torta al suo destino degustando i buonissimi piatti del catering Capurro dimenticando pensieri paranoici tipo: e se una foglia dall’albero rompe il topper di ghiaccia? E se una folata di vento spiaccicasse qualche insetto sulla pasta di zucchero?

L'attesa passò tra convivialità e tensione ma al momento della torta si creò una fiumana elegantissima tutta diretta al centro della festa nella terrazza del pozzo con una pavimentazione in risseu liguri, che non facilitava le signore col tacco ma che rendeva splendida la fotografia del momento esaltando la torta bianca e oro.
Il topper della torta purtroppo era stato un po’ danneggiato da una foglia in caduta: un Om in più da recitare!

Vedere la soddisfazione negli occhi degli sposi e la gioia nel poter celebrare quel momento con un oggetto di questo tipo è stato veramente il miglior ringraziamento che un artista avrebbe potuto ricevere. Iniziò così il taglio e, quindi, lo smontaggio, ahimè: la torta si era mantenuta perfetta e i bis degli invitati di tutto il mondo ce lo confermò.

Davide Francesca
Cake Designer, RedCarpetCakeDesign