Matrimoni bianchi: il fenomeno, le cause e le possibili soluzioni

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Negli ultimi anni i siti pornografici hanno visto incrementare il proprio traffico web: più visitatori, maggior tempo trascorso sui vari portali e fruibilità dei contenuti da diversi device. In un mondo che sembra più aperto alla sessualità però, c’è un fenomeno che sembra non arrestarsi, ma al contrario, continuare a crescere: i matrimoni bianchi.


Cosa sono?

Con il termine matrimonio bianco ci si riferisce a quel legame all’interno del quale i partner non hanno rapporti sessuali “completi”, ovvero, vivono la propria sessualità senza l’atto penetrativo; i due non riescono ad agire il coito e restano così in una fase preliminare della sessualità. 

Come vivono la sessualità?

In un matrimonio bianco non si può dire che la sessualità sia del tutto assente, infatti, apparentemente, le fasi del comportamento sessuale sono inalterate: desiderio, eccitazione, orgasmo e risoluzione sono presenti, venendo a mancare unicamente la fase del plateau. Petting, autoerotismo, masturbazione e sesso orale caratterizzano l’atto sessuale che, però, cela problematiche e disagi di varia natura. 

Un elemento molto importante da tenere in considerazione, è quello temporale: la coppia che vive un matrimonio bianco, impiega molto tempo per decidere di consultare uno specialista e per contattarlo.

Anche se tra il matrimonio e la richiesta d’aiuto passano anni, le pratiche sessuali della coppia fanno si che i partner siano comunque legati e che la sfera sentimentale non venga danneggiata

La valutazione iniziale è un elemento molto importante: è fondamentale comprendere le cause, le motivazioni, le emozioni ed i pensieri che vivono i due partner.

Spesso le persone che vivono matrimoni bianchi hanno false convinzioni su loro stessi (credono ad esempio di avere dei genitali con alterazioni fisiologiche e che siano queste a impossibilitarli nell’esperienza coitale); sono soggetti dalla personalità ansiosa ed introversa che non hanno ricevuto un’adeguata educazione sessuale e che possiedono credenze stereotipate non solo sulla sessualità, ma anche in merito al rapporto uomo-donna.

Quali sono le cause del matrimonio bianco?

I fattori che entrano in gioco sono molteplici e molto diversi tra loro.

Molte persone hanno deciso di giungere illibati al matrimonio, altre hanno una forte paura del sesso (in questi casi, bisogna valutare l’educazione che è stata ricevuta in merito), molti mostrano ignoranza in tema di sessualità ed affettività.

I partner si vergognano di questa loro sessualità, si chiudono in loro stessi ed evitano le relazioni amicali; nel momento in cui la coppia arriva davanti allo specialista è stanca, ma anche diffidente e timorosa. 

Qual è la spinta, il fattore che porta la coppia a chiedere aiuto?

Non è tanto l’esigenza di vivere a pieno la propria sessualità quanto il desiderio di avere un figlio; è proprio il desiderio di avere un bambino che porta i partner ad affrontare la situazione, anche se troppe volte i soggetti dimenticano che alla base dell’impossibilità di procreare c’è l’assenza del coito.

Nel matrimonio bianco la coppia vive una relazione complessa e potenzialmente pericolosa: inesperienza ed ignoranza rispetto alla sessualità ed all’affettività, sentimenti che cambiano nel tempo e che portano i due a percepirsi come fratelli e non come partner, sono tutti elementi che potrebbero portare la coppia a lasciarsi. 

Se si cerca di individuare le possibili cause di un matrimonio bianco, bisogna sempre ricordarsi che le “responsabilità” sono di entrambi e non vanno attribuite unicamente alla donna o all’uomo. Nonostante ciò, ad oggi, è ancora comune distinguere tre tipologie differenti di cause: femminili, maschili e miste

Se facciamo riferimento a fattori prettamente medici, è possibile riscontrare caratteristiche anatomiche particolari che possono diventare invalidanti durante l’attività penetrativa.

Riguardo il genere femminile si potrebbero riscontrare imeni particolarmente rigidi e sclerotici, malformazioni dell’orifizio vaginale e infiammazioni costanti o/e ricorrenti della mucosa vaginale.
Nell’uomo, invece, può essere frequente riscontrare fimosi (ovvero, la difficoltà nel far scorrere il prepuzio sul glande), frenulo corto e ipersensibilità del glande. 

Prendendo in considerazione la sfera sessuologica, nella donna si può riscontrare il vaginismo, ovvero, l’impossibilità di riuscire ad accettare ogni tipo di penetrazione vaginale (non solo l’organo genitale maschile, ma anche un assorbente interno o un dito). Nell’uomo invece, si può osservare una eiaculazione precoce primaria e ante portam. 

Andando a guardare la sfera sociale e relazionale, bisogna prendere in considerazione gli elementi educativi e culturali tipici delle donne e degli uomini che decidono di vivere un rapporto sessuale completo solo dopo il matrimonio. Spesso queste persone vedono e vivono la sessualità con l’unico scopo di procreare: l’autoerotismo e la sessualità di coppia non finalizzate alla procreazione non vengono accettate.

Non bisogna dimenticare però, che la sessualità è una parte integrante della nostra esistenza e che è tramite l’autoerotismo prima e la sessualità con il partner poi, che si può raggiungere e vivere una “sana” maturità sessuale. 

Un elemento centrale, che non può assolutamente mancare all’interno della coppia è la comunicazione: deve essere funzionale, efficace e utilizzata per condividere aspetti positivi e negativi, al fine di affrontare e “risolvere” le diverse problematiche.

Nelle coppie che vivono un matrimonio bianco è importantissima la capacità di aprirsi ad una educazione alla sessualità, di riconoscere il ruolo e l’importanza dell’autoerotismo, di svincolare la sessualità da pregiudizi, stereotipi e clichè socio-culturali che l’hanno accompagnata per troppo tempo.

Tutto ciò può portare la coppia ad intraprendere un percorso personalizzato che potrà così risolvere le difficoltà sessuali e relazionali.

Ilaria Lelli
Psicosessuologa e Consulente sessuale