Ripartirsi il lavoro domestico può rendere un matrimonio più felice!

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Casa dolce casa... Proprio così! La casa, destinata ad costituire il nido di una coppia di sposi, è un luogo importantissimo per la riuscita del matrimonio e per il benessere di entrambi i coniugi che, pertanto, in ugual misura, dovrebbero contribuire a curare, pulire e mantenere in modo ordinato. 


Occorre sempre ricordare che i lavori domestici sono un compito di entrambi i partner e andrebbero suddivisi equamente, in base a orari di lavoro ma anche in base ad alcune preferenze personali.

Molti psicologi affermano, inoltre, con certezza, che anche i bambini dovrebbero essere interessati nell'affrontare le incombenze casalinghe. Abituare ed educare i bambini alle necessità della casa, infatti, stimolerà in loro una capacità di tenere ordine nella propria vita ma, soprattutto, una sensibilità verso i propri spazi e la capacità di interagire con l'ambiente della quale saranno grati per tutta la vita ai propri genitori.

I lavori della casa andrebbero, pertanto, ripartiti in parti uguali, dividendoli tra tutti gli abitanti nella casa, piccoli inclusi.

Come psicologa, ho spesso percepito mamme riluttanti a comprendere quanto, sin da piccolissimi, sia utile apprendere a gestire una casa, per poi esser sorprese se, in età adolescenziale, i propri figli divengono del tutto insensibili al disordine, alla mancanza di igiene e, soprattutto, alla mancanza di ascolto verso 'ordini' che credono di poter imporre adducendo la ragione che "ognuno deve fare la propria parte".

Ognuno ha la responsabilità di agire nella casa in cui vive, anche da piccolissimi, per cui, cari genitori, smettete di imporre ai vostri figli, solo nell'adolescenza, di occuparsi delle cose di casa.
Anche un bambino piccolo può imparare a sparecchiare, spolverare qualcosa della casa e semplicemente rendersi utile nelle sue possibilità all'andamento casalingo.

In alcune culture, bambini molto piccoli sono già educati a cucinare e prendersi cura dei fratelli più piccoli. È sacrosanto che i bambini giochino, ma fare pulizie insieme a mamma e papà può essere, addirittura, un delizioso gioco di squadra.

Marito e moglie dovrebbero essere molto fermi nel mantenere coerenza e un punto di vista comune verso il lavoro casalingo dei figli. Del resto, anche nella coppia, ben prima dell'arrivo dei piccoli, bisognerebbe predisporre un'adeguata ripartizione dei compiti.

La stessa divisione andrebbe attuata anche nel tempo che si trascorre insieme ai figli. I bambini hanno bisogno di entrambe le figure genitoriali, il padre non è meno importante della madre e sarebbe importante, fin dal principio, stabilire attività e spazi ripartendoli in modo paritario.

Del resto, una famiglia è una vera squadra che vince se gioca con regole chiare e condivise che portino tutti ad esser parte del team vincente e sia in grado di sviluppare quella complicità che rende tutto più semplice, anche e soprattutto, davanti agli imprevisti della quotidianità.

Ricordate che anche così si costruisce un matrimonio felice, capace di resistere alle intemperie del tempo e della vita!

Maria Luisa Lafiandra
Psicologa